Fermo, 22 Aprile, 2016 –
La cerimonia di consegna di un riconoscimento di merito conferito ad Andrea Montelpare nell’ambito di un ciclo di incontri con personaggi del territorio ideati dal Centro Studi “G.B. Carducci” e abbinato al Premio Plauso – Città di Fermo si è tenuta oggi presso il Gabinetto del Sindaco nello splendido Palazzo dei Priori del Città di Fermo.
Il primo appuntamento, dal titolo “Ritratto professionale e umano di un imprenditore”, ha visto protagonista Andrea Montelpare, che da vivace enfant terrible si è trasformato in un instancabile e lungimirante leader dell’industria calzaturiera fermana per bambini , oggi famosa in tutto il mondo.
Sono stati infatti il presidente del Centro Studi Guido Tascini e il Sindaco di Fermo Paolo Calcinaro a marcare l’importanza del senso di appartenenza al territorio, ricordando come siano molti uomini e donne che hanno mantenuto ben salde le loro radici nel Fermano divenendone ambasciatori nel mondo attraverso la loro professione o la propria arte.
La variegata vicenda biografica e professionale di Montelpare (che quest’anno celebra il suo 50° compleanno e il 25° anniversario della sua azienda) è stata tratteggiata dalla consulente aziendale Anna Censi, che non ha mancato di sottolineare le caratteristiche della persona che hanno fatto di Montelpare l’uomo di successo che è, tra cui curiosità, dinamismo, innovazione, capacità di relazione, assiduità dell’impegno.
Fra i passaggi chiave emersi nel delineare i fattori di successo dell’impresa: la trasformazione del laboratorio artigiano familiare in azienda, l’impegno civico e associativo, la lungimiranza nell’acquisire la produzione e la distribuzione di marchi in licenza, l’orientamento ai mercati internazionali.
Le numerose personalità presenti all’incontro non hanno fatto mancare testimonianze di stima e di affetto, in un piacevole alternarsi di racconti inediti, dati, aneddoti e interventi di giornalisti e amici.
E’ stata anche l’occasione per toccare parecchi temi: da come costruire imprese innovative dotate di intelligenza divergente a partire da know-how tradizionali, a come adottare modelli di business capaci di di gestire con successo il passaggio generazionale; dall’orgoglio di vivere in una terra generosa dalle dinamiche mutevoli; alla necessità di trasformare questo amore per il territorio nella capacità di raccontarlo bene, per generare attrattività e lo sviluppo economico.
Parlando di nuove generazioni, si è ricordato infine come la scuola possa svolgere un ruolo centrale nel suscitare nei giovani la consapevolezza e stimolare il desiderio di fare impresa, una voglia di distinguersi che Montelpare sin da giovanissimo aveva già forte dentro di sé.